Racconto di un raduno a Coverciano

FIRENZE – Come già saprete in molti, l’anno nuovo si è aperto, per me e per altri quattro colleghi – Moustine, Pedrazzoli, Stangoni e Valli, – con l’emozionante esperienza del raduno di tre giorni presso il Centro Tecnico Federale di Coverciano, dove era in corso, fra l’altro, il primo raduno dell’anno degli Arbitri della CAN.

L’evento, che per la nostra Sezione è da definirsi storico è stato effettuato con i colleghi della sezione di Bergamo e pertanto, un ringraziamento speciale va all’amico Paolo Donini Presidente della Sezione in parola che ci ha permesso di unirci a lui e ai suoi associati, facendoci sentire parte da subito di un unico grande gruppo. I tre giorni pur se molto intensi, tra allenamenti, riunioni tecniche, discussioni e quiz regolamentari, resteranno nella memoria di tutti i partecipanti; avere la possibilità di sentire arbitri del calibro di Rizzoli, Orsato e Mazzoleni, raccontare con massima disponibilità le loro storie e sentirli fornire suggerimenti ai giovani colleghi, una volta in più mi ha fatto capire quanto sia forte il senso di appartenenza che quest’associazione ti trasmette.

I nostri quattro ragazzi come dei veri stalker – qualcuno anche in maniera ” imbarazzante” (Rizzoli e Rocchi si ricorderanno per un po’ di un nostro collega) – hanno pazientemente atteso tutti gli arbitri della CAN e sono riusciti a collezionare cosi tante foto da poter realizzare ciascuno un vero proprio book fotografico. Come potete intuire, quindi, oltre alla formazione ci sono stati anche momenti di svago come la visita al museo del calcio e la serata in centro a Firenze, dove abbiamo potuto apprezzare le bellezze artistiche e non della città e sorseggiare “economici “ cocktails a ridosso di Piazza della Signoria.

Sulla strada del ritorno ci siamo ritrovati a vivere l’ultima emozione del raduno con la visione, direttamente dalle tribune dello splendido stadio Ferraris, della partita Genoa – Atalanta dove i colleghi della sezione di Bergamo hanno potuto tifare per la squadra della loro città.

L’auspicio è che tali esperienze possano essere ripetute in futuro e vissute da più associati possibili, perché essere così vicino a colleghi che hanno raggiunto il top della loro carriera e che nonostante ciò si pongono costanti obiettivi, alimenta gli stimoli a migliorarsi e non sentirsi mai arrivati.

Chiudo ringraziando Adnan, Federico, Matteo1 e Matteo2, per il comportamento tenuto che definirei quasi esemplare; #braviragazzi!
Un saluto a tutti.

Vice Presidente
OA Massimo Bongio

La cena natalizia chiude il girone di andata

PONTE IN VALTELLINA – La tradizionale cena natalizia della Sezione di Sondrio, quest’anno si è tenuta all’Osteria del Sole a Ponte in Valtellina. I numerosi partecipanti hanno potuto vivere un momento da sempre importante per la sezione, dove è stato possibile discutere sull’andamento del girone di andata.

Nel corso della cena il Presidente di sezione Simone Spandrio ha potuto riassumere brevemente quanto è successo nel girone di andata, ringraziando gli arbitri provinciali per la loro ampia disponibilità anche in condizione di emergenza. Spandrio ha trovato l’occasione per complimentarsi con gli arbitri CRA e il loro buon andamento a livello regionale.

La cena sezionale rappresenta da sempre il bivio tra il girone di andata e quello di ritorno, un momento di riflessione prima della pausa natalizia. Al termine del mese di gennaio, quando riprenderanno i campionati, tutte le partite diventeranno decisive per le graduatorie finali, per questo la cena è anche un momento importante in vista del periodo di campionato più impegnativo e difficile.

Nuovi arbitri presto sui campi provinciali

SONDRIO – Nel corso della riunione tecnica di venerdì 28 novembre, si è tenuta la presentazione ufficiale dei nuovi sei arbitri che a breve scenderanno sui campi di gioco provinciali. La riunione tecnica, che ha avuto come argomento di base l’analisi degli aspetti comportamentali, ha visto cimentarsi in prima persona i nuovi associati nel rispondere a domande relativamente al posizionamento in campo e non solo.

Al termine del girone d’andata dei campionati provinciali esordiranno tre dei nuovi sei arbitri. Nella serata in sezione, sono stati tutti coinvolti nella spiegazione di alcuni aspetti comportamentali, come ad esempio la presentazione con i dirigenti e il rapporto in campo con gli assistenti di parte. Nella seconda parte della riunione è stato possibile, per i nuovi associati, affrontare alcuni quesiti sul posizionamento in campo.

La serata è stata aperta dal saluto di Massimo Bongio, vice presidente della Sezione, il quale ha sottolineato l’ottima puntualità degli associati nella conferma delle gare, la quale porta risultati positivi come il fatto di non aver mai avuto problemi nonostante i repentini cambi di orario e campo di alcune gare. Il vice presidente ha colto l’occasione per complimentarsi con gli arbitri CRA della sezione che stanno svolgendo un ottimo lavoro presso l’organo tecnico regionale, ottenendo brillanti risultati.

Italia – Croazia: la sezione di Sondrio presente

MILANO – Non capita spesso che la nazionale italiana giochi una partita ufficiale a Milano, capita ancora meno spesso che in occasione di quella serata venga premiata la terna che arbitrato la finale della coppa del mondo. Alcuni rappresentanti della sezione di Sondrio hanno partecipato a questa serata godendosi la partita e la premiazione.

La partita Italia-Croazia, che sul piano del gioco di certo non avrà entusiasmato gli spettatori, è stata certamente un’emozione da ricordare per i pochi fortunati che hanno potuto godere di questo privilegio. I colleghi di Sondrio hanno potuto vedere la gara dal primo anello verde, classica posizione riservata all’accesso dei direttori di gara. Mentre, il presidente Simone Spandrio era ospite in tribuna d’onore insieme agli altri presidenti lombardi e Alessandro Pizzi.

Prima del calcio di inizio Nicola Rizzoli, Andrea Stefani e Renato Faverani sono stati insigniti del premio “Giulio Campanati”, alla sua prima edizione organizzato dalla sezione di Milano. Alla serata erano presenti delegazioni di tutte le sezioni lombarde oltre che le massime cariche della FIGC e dell’AIA.

Quesiti tecnici – Il fallo di mano

Il fallo di mano implica un contatto volontario tra il pallone e la mano o il braccio di
un calciatore. Per stabilire la volontarietà, l’arbitro deve prendere in considerazione i seguenti criteri:
• il movimento della mano in direzione del pallone (non del pallone in direzione della mano);
• la distanza tra l’avversario e il pallone (pallone inaspettato);
• la posizione della mano, che non implica necessariamente che ci sia un’infrazione;
• il toccare il pallone con un oggetto tenuto nella mano (come indumenti, parastinchi ecc.) è considerato come un’infrazione alla stregua di un fallo di mano;
• il colpire il pallone lanciando un oggetto (scarpa, parastinchi ecc.) è da considerarsi un’infrazione alla stregua di un fallo di mano.

Sanzioni disciplinari
Un calciatore che tocca volontariamente il pallone con la mano deve essere ammonito per comportamento antisportivo se ad esempio:
• tocca il pallone volontariamente con la mano per impedire ad un avversario di entrarne in possesso;
• tenta di segnare una rete toccando volontariamente il pallone con la mano.
Tuttavia un calciatore sarà espulso se impedisce la segnatura di una rete o un’evidente opportunità di segnare una rete toccando volontariamente il pallone con la mano. La sanzione non è dettata dal fatto che il calciatore abbia toccato volontariamente il pallone con la mano, ma dall’intervento inaccettabile e sleale che ha impedito la segnatura di una rete alla squadra avversaria.

Ripresa di gioco
Calcio di punizione diretto dal punto in cui è avvenuta l’infrazione (vedi Regola 13 – Punto di esecuzione del calcio di punizione) o calcio di rigore. All’esterno della propria area di rigore, il portiere è soggetto alle medesime restrizioni come gli altri calciatori per quanto riguarda il contatto tra il pallone e la mano. All’interno della propria area di rigore, il portiere non può essere colpevole di un fallo di mano sanzionabile con un calcio di punizione diretto né di qualsiasi altra scorrettezza riguardante il contatto tra la mano ed il pallone. Può essere tuttavia colpevole di diverse altre infrazioni sanzionabili con un calcio di punizione indiretto in merito al contatto tra il pallone e le mani.

Filmati e discussione con Lorenzo Ferrandini

Lorenzo Ferrandini

Lorenzo Ferrandini

SONDRIO – La serata di venerdì 17 ottobre è stato un momento di confronto importante per gli associati di Sondrio. Il collega Lorenzo Ferrandini, componente del Settore Tecnico AIA ed ex assistente CAN A e B, ha mostrato alcuni filmati analizzando dettagliatamente alcuni scontri di gioco.

Ferrandini, mostrando il  primo filmato, ha approfondito il grave fallo di gioco, precisando di prestare molta attenzione alla sottile differenza tra una condotta violenta e un grave fallo di gioco. Infatti, in certe situazioni potrebbe essere possibile che i giocatori si trovino a compiere falli eccessivamente violenti, ma che in apparenza potrebbero sembrare dei falli gravi, in ogni caso sanzionabili con l’espulsione. In questa situazione, diventa importante il referto arbitrale e la lettura del direttore di gara dell’episodio in questione.

Il secondo filmato ha riguardato la condotta gravemente sleale. Nel filmato si poteva assistere a un fallo in area commesso dal portiere, ma non da espulsione. La discussione è stata approfondita sulle modalità di rilevazione di un fallo cosìdetto da chiara occasione da rete.

In conclusione, è stato analizzato un filmato nel quale i colleghi di Sondrio si sono messi alla prova nell’individuare le mancanze delle due squadre. Infatti, alcuni giocatori non indossavano i parastinchi, le divise avevano colori simili a quelle di un portiere, la sanzione disciplinare era stata effettuata in modo errato e altri dettagli molto importanti da valutare.

Il CRA visita la sezione di Sondrio

SONDRIO – Una serata all’insegna del confronto fra neo-immessi e arbitri di esperienza con l’importante presenza dei delegati del CRA Lombardia. Paolo Viola, vicepresidente CRA, Giorgio Annoni, segretario, e Alessandro Barbuto, calcio a cinque, sono stati ospiti della sezione di Sondrio e hanno potuto illustrare cosa significa essere arbitri in Lombardia.

La serata è stata ricca di interventi e di confronti su varie tematiche. Il tema centrale è stato il comportamento del direttore di gara in varie situazioni, elemento fondamentale per la direzione di una gara di calcio di qualunque categoria. Attraverso filmati e slide i rappresentanti del CRA hanno potuto svolgere un’interessante intervento che ha consentito di acquisire nuove competenze da parte dei colleghi a disposizione delle gare sezionali.

All’incontro erano presenti anche gli arbitri di Sondrio che sono attualmente a disposizione del CRA Lombardia, con i quali è stato possibile un confronto proficuo. Gli arbitri neo-immessi e i colleghi a disposizione delle gare provinciali, infatti, hanno potuto discutere scambiare opinioni con i loro colleghi dalle esperienze regionali. Questo rappresenta un elemento importante per la crescita di un direttore di gara, il quale può apprendere da esperienze diverse e qualificanti, con l’intento di avere presto nuovi volti sui campi regionali.

Quesiti tecnici – Regola 13: il calcio di punizione

È sempre obbligatorio il rispetto della distanza minima di m. 9,15 dal pallone per i calciatori appartenenti alla squadra che subisce un calcio di punizione?

Sì, con la eccezione del calcio di punizione indiretto eseguito dall’interno dell’area di rigore da una distanza inferiore a m. 9,15 dalla porta contro la squadra difendente: in tale circostanza i difendenti possono disporsi sulla linea di porta, nel tratto compreso fra i pali; altrimenti devono rispettare la distanza prescritta. Il calciatore che esegue il calcio di punizione può rinunciare tacitamente al rispetto della distanza da parte degli avversari, ma in tale circostanza, qualora il pallone venga intercettato, l’arbitro non dovrà intervenire.

Un calciatore esegue un calcio di punizione dall’esterno della propria area di rigore e tocca volontariamente una seconda volta il pallone con le mani prima che sia stato toccato da un altro calciatore. Quale deve essere la decisione dell’arbitro?

Sanziona l’infrazione più grave, accordando un calcio di punizione diretto o di rigore, se l’infrazione avviene all’interno dell’area di rigore del calciatore.

Un calcio di punizione indiretto è accordato ad una squadra all’interno della propria area di rigore. Il calciatore calcia il pallone e quest’ultimo tocca un compagno che si trova in detta area; il pallone entra nella propria porta. Quale deve essere la decisione dell’arbitro?

Il calcio di punizione deve essere ripetuto dal momento che il pallone non è in gioco fino a che non esce dall’area di rigore verso il terreno di gioco.

Il CRA Lombardia in visita a Sondrio

SONDRIO – La stagione sportiva è ormai iniziata da due settimana e come ogni anno è tempo dei primi incontri istituzionali che accompagneranno la vita sezionale per tutta la stagione sportiva. Venerdì 3 ottobre alle ore 20 il CRA Lombardia verrà in visita presso la Sezione di Sondrio per portare a conoscenza degli associati le nuove direttive valide a livello regionale, oltre che per una serata formativa di alto livello.

Venerdì sera, presso la sala riunioni del CONI, i rappresentanti del CRA Lombardia avranno modo di incontrare gli arbitri locali e di creare quel senso di appartenenza regionale da trasferire sui campi di gioco. La serata si svolgerà con un intervento di carattere tecnico e comportamentale, che aiuterà ad affrontare al meglio le gare di ogni categoria.

L’incontro, obbligatorio per i tutti gli associati e in particolare per i colleghi che militano nel CRA, sarà un momento fondamentale della vita sezionale, in quanto i colleghi neo-immessi, ma anche quelli più esperti, potranno confrontarsi con i massimi livelli dirigenziali regionali per fugare ogni dubbio regolamentare. Importante e fondamentale il confronto tra chi è abituato a vivere realtà calcistiche ben strutturate con chi invece, per ora, si trova a calcare i campi provinciali, che comunque restano pieni di insidie.