Scadenza termini per Quota Sezionale

Stagnoli a SondrioSONDRIO – Come ogni anno è giunto il momento del pagamento della quota sezionale, utile contributo per garantire la corretta gestione della Sezione di Sondrio e obbligo previsto nello statuto dell’Associazione Italiana Arbitri.

Tutti gli arbitri della Sezione di Sondrio sono quindi invitati a versare, per chi non l’avesse ancora fatto, la quota sezionale pari a 62,00 € per l’anno solare 2012. Il versamento della somma deve essere effettuato entro e non oltre il 31 marzo 2012.

La modalità di pagamento è tramite bonifico bancario presso la Banca Credito Valtellinese e mediante l’IBAN IT93J0521652230000000001141 intestato alla F.I.G.C. Associazione Italiana Arbitri sezione di Sondrio. Nella causale invitiamo ad indicare il nome dell’associato che effettua il pagamento della quota sezionale.

Per ulteriori informazioni o chiarimenti si rimanda all’indirizzo e-mail della segreteria sezionale: aia.sondrio@libero.it.

Quesiti Tecnici (n. 5/2011) – Parte 2

Un attaccante in posizione di fuorigioco sta per ricevere un passaggio rasoterra da un suo compagno di squadra, quando intenzionalmente apre le gambe e lascia scorrere il pallone, che proseguendo la sua corsa entra in possesso di un altro compagno che al momento del lancio era partito in posizione regolare. Descritta la seguente situazione di gioco, volevo sapere quale è la decisione corretta da prendere, considerando che il difensore si trova ad un metro o comunque vicino al giocatore avversario (oppure se c’è differenza se esso sia o meno nei pressi). In questo caso si può parlare di influenzare un avversario?

Secondo quanto definito nelle Linee Guida relative alla Regola 11, “influenzare un avversario” significa impedire ad un avversario di giocare o di poter giocare il pallone ostruendogli chiaramente la visuale o i movimenti oppure fare un gesto o un movimento che, a giudizio dell’arbitro, ingannino o distraggano un avversario. Il caso proposto potrebbe rientrare nella seconda parte di tale definizione, dalla cui lettura possiamo, però, evincere che è rimessa alla discrezionalità dell’arbitro la valutazione, nella singola situazione di gioco, della influenza (in termini di “inganno” o di “distrazione”) del gesto o del movimento fatto dal calciatore in posizione irregolare. Certamente la maggiore o la minore distanza tra detto calciatore ed un eventuale avversario è uno dei parametri da tenere presente, ma non necessariamente è determinante. In ultimo, infatti, dovrà essere valutato il reale (e non il putativo) nocumento che eventualmente è stato arrecato al difendente, tenendo ben presente che nei casi dubbio dovrà darsi preminenza all’azione d’attacco.

(Fonte: “L’Arbitro”, n 5/2011)

Protoccolo Federale contro la violenza ai danni degli arbitri

Un protocollo contro la violenzaSONDRIO – Il 14 Settembre la FIGC ha approvato l’atteso “Protocollo in tema di violenza agli ufficiali di gara” segnando un passo storico nel rapporto tra giustizia sportiva e giustizia ordinaria. Negli ultimi quindici anni molti Presidenti di Sezione, soprattutto delle realtà metropolitane, hanno inviato rapporti su casi anche gravi di violenza ai danni di arbitri, senza mai ottenere l’autorizzazione a procedere per vie legali, se non per poche eccezioni.

Infatti, fino al 14 settembre un arbitro che avesse subito un atto di violenza sul campo di gioco era obbligato – in realtà lo è tutt’ora, ma la politica di azione è sensibilmente cambiata – a comunicare una richiesta agli organi nazionali dell’AIA competenti. Solo in caso di approvazione l’arbitro poteva intraprendere un procedimento per le vie legali per ottenere un risarcimento adeguato, ora questa autorizzazione è diventata molto più facile da ottenere.

Le principali novità previste dal Protocollo riguardano l’inasprimento delle sanzioni, da un minimo di otto gare di squalifica ad un massimo di cinque anni con rischio di radiazione, che prevede anche delle sanzioni pecuniarie a carico dei calciatori colpevoli, che potranno subire delle ammende a loro carico. In caso di atti di violenza le società non potranno più godere, per la stagione successiva, della copertura delle spese arbitrali, questo significa che dovranno pagare una quota aggiuntiva all’iscrizione annuale pari ad una cifra forfettaria che risarcisca alla FIGC le spese sostenute per retribuire i direttori di gara.

Le altre due modifiche rilevanti riguardano la semplificazione della procedura per ottenere l’autorizzazione di procedere per vie legali da parte dei direttori di gara, contro il colpevole di un atto violenti nei loro confronti, e l’indennizzo agli ufficiali di gara. Questo secondo punto riguarda la messa a disposizione di un fondo per risarcire quei direttori di gara, che per qualsiasi ragione, non abbiano ottenuto di diritto un risarcimento dal procedimento giudiziario.

Il Protoccolo mira a fornire uno strumento di tutela per i direttori di gara che hanno subito atti di violenza durante la gara, perché ovviamente non basta una direttiva per diminuire drasticamente gli incidenti sui campi di gioco. Infatti, la violenza sui campi da calcio, contro arbitri e tra calciatori, potrà ridursi solo a fronte di un cambio culturale di chi popola i campionati di calcio a livello nazionale e locale.

Alessandro Stagnoli ospite della Sezione di Sondrio

Stagnoli a SondrioSONDRIO – Il commissario di Serie A Alessandro Stagnoli sarà ospite della Sezione di Sondrio in occasione della riunione tecnica di Venerdì 16 Marzo alle ore 21.00. L’incontro sarà organizzato presso una sede, che verrà definita in seguito, a Morbegno per facilitare e presentare i nuovi colleghi che hanno recentemente sostenuto e passato l’esame di ammissione.

Stagnoli è appartenente alla sezione AIA di Verona iniziando la sua carriera nel 1981 per poi divenire Assistente Arbitrale nel 1990. Inizialmente ha militato in categorie interregionali per poi approdare in Serie C nella stagione 1991/92. La promozione in serie A e B l’ha ottenuta nel 1999, esordendo in A nella partita del 5 dicembre in Inter – Udinese.

Stagnoli nella sua carriera ha avuto esperienze anche di carattere internazionale scendendo in campo insieme a Rosetti e Copelli nel Mondiale di Germania 2006. Tra le classiche della serie A in cui è sceso in campo bisogna necessariamente ricordare un Juventus-Inter, un derby di Milano, tre derby di Roma, un derby della Mole e due derby della Lanterna.

L’incontro è rivolto a tutti gli arbitri della Sezione di Sondrio che potranno usufruire di un’occasione unica per cogliere suggerimenti da un collega con alle spalle una carriera esemplare in tutta Italia.

Caffeina e sport: parere medico

La caffeina e lo sport: due mondi non troppo lontaniSONDRIO – Il Responsabile del Modulo Bio Medico del Settore Tecnico dell’AIA, il Dott. Angelo Pizzi, ha recentemente rilasciato un’intervista per la rivista L’Arbitro nel quale illustra gli effetti della caffeina se combinata con l’attività fisica. Bere caffè prima di uno sforzo fa bene, ma senza esagerare.

La caffeina genera tre principali effetti:

  • eccitazione (stimolo della funzione cardiaca e nervosa);
  • digestione;
  • consumo dei grassi.

Nell’ambito dello sforzo atletico, il consumo dei grassi a scopo permette all’organismo di risparmiare  le riserve glucidiche. Questo permette di avere una migliore combustione dei grassi che porta ad ottenere delle prestazioni migliori in termini di resistenza.

Il consumo ideale di caffeina per massimizzare i risultati  durante l’attività sportiva si assesta tra i 3 e i 6 mg di caffeina per Kg di peso corporeo e deve essere assunta tra i 180 e i 75 minuti prima dello sforzo. Considerando che una tazzina di caffè contiene tra i 50 e i 100 mg di caffeina, un individuo con un peso di 75 Kg può assumere circa due tazzine e mezzo.

Come ricorda il Dott. Pizzi: “un caffè prima della partita fa sicuramente bene, anche se non è da questo che ci dobbiamo aspettare dei miglioramenti della performance”.

Nuove forze per la Sezione di Sondrio

I nuovi arbitri alle prese con l'esame di fine corso arbitriMORBEGNO – Venerdì pomeriggio si è tenuto il primo esame finale del primo corso arbitri della stagione in corso presso l’Istituto “Romegialli” di Morbegno e presieduto dal Presidente Simone Spandrio, dal Vice Presidente Andrea Ciaponi, dal Responsabile Osservatori Renato Maffia e dall’associato Luigi Martino.

La giornata è stata sicuramente storica per la Sezione di Sondrio, in quanto per la prima volta sono diventati arbitri ben unidici ragazzi, provenienti principalmente dalla bassa Valtellina, e in settimana toccherà ad altri quattro. I ragazzi, in parte studenti dell’istituto morbegnese, si sono rivelati preparati e determinati nell’iniziare il prima possibile questa nuova avventura.

“Un ringraziamento particolare all’associato Luigi Martino per il suo costante impegno nel reperire nuove forze per la Sezione e un particolare augurio a tutti i nuovi arbitri”, così ha dichiarato il Presidente sezionale Spandrio al termine della sessione d’esame. I ragazzi scenderanno in campo il prima possibile, appena tutti i documenti saranno convalidati a livello nazionale.

Articolo su stampa locale: Il settimanale de “La Provincia di Sondrio”.

“Attori-Interpreti”: Arbitri in scena

Attori-Interpreti: arbitri in scenaSONDRIO – Arbitri non lo si è solo in campo, in certe situazione si è arbitri anche a teatro. E’ l’esperienza di un gruppo di arbitri italiani che hanno messo in scena uno spettacolo teatrale per beneficenza, diretta dalla regista Melissa Di Matteo.

La trama è strettamente legata al fuorigioco, e non poteva essere diversamente, non in campo, ma nella vita. Lo spettacolo è incentrato sulla storia di un vecchio arbitro che racconta ai suoi figli i vari episodi della sua carriera e della sua vita. Un susseguirsi di aneddoti si confondono con la metafora del fuorigioco della vita, come opportunità di ricominciare e non come fine di un’azione.

L’analogia tra fuorigioco calcistico, che di per sé non è un’infrazione, e il fuorigioco nella vita si traduce in un errore sanabile, il fuorigioco della vita diventa qualcosa di non punibile, ma un punto di inizio per una nuova azione e non la fine di una gara.

Lo spettacolo ha coinvolto arbitri, le loro famiglie e anche loro amici creando così una sezione allargata aperta a chiunque. In linea con quanto comunicato con la storia, lo spettacolo non è stato un’esclusiva di soli arbitri, ma un modo per portare il mondo arbitrale al di fuori dai confini tradizionali.

Nuovi aspiranti arbitri per la Sezione di Sondrio

Corso arbitri 2011/2012 della Sezione di SondrioSONDRIO – Venerdì 10 Febbraio si terrà l’esame di fine corso per quattordici aspiranti arbitri che al più presto potranno scendere sui campi della Provincia di Sondrio.

I ragazzi hanno un’età compresa tra i 17 e i 20 anni, ad eccezione di una persona di 25 anni, e provengono da varie zone della provincia: due di Sondrio, quattro di Morbegno, uno di Traona, uno di Cosio, due di Dongo, uno di Domaso, due di Gravedona e uno, addirittura, da Menaggio.

L’esame, che si svolgerà venerdì nel pomeriggio, consisterà in tre prove caratterizzate da un tema sulla vita arbitrale, dieci quiz sul regolamento di calcio e un colloquio orale, nel quale si affronteranno casistiche tipiche del regolamento. Gli aspiranti arbitri dovranno superare tutte e tre le prove per poter ottenere l’abilitazione per diventare arbitri di calcio ufficiali.

La commissione d’esame sarà composta dal Presidente sezionale Simone Spandrio, dal Responsabile degli Osservatori Arbitrali Renato Maffia e dal Prof. Martino Luigi che ha reclutato la maggior parte di questi ragazzi.

I partecipanti al primo Corso Arbitri della stagione 2011/2012, infatti è previsto l’inizio di un secondo turno, sono stati ben quattordici, un numero storico per la Sezione di Sondrio. Il merito per questa affluenza è del Prof. Martino Luigi, arbitro per la sezione di Sondrio da qualche anno, che ha saputo infondere curiosità e passione nei giovani ragazzi ora pronti per diventare arbitri di calcio.

La neve blocca i campionati

Neve sui campi di calcio sondriesi e campionati sospesiSONDRIO – In serata sono arrivate le comunicazioni ufficiali dagli organi competenti (LND Provinciale e Regionale) che hanno sancito la sospensione di tutti i campionati di tutte le categorie di calcio (Seconda Categoria, Terza Categoria, Juniores, Allievi e Giovanissimi) Provinciali e Regionali, compreso il calcio a cinque.

Le continue precipitazioni nevose di questi giorni hanno spinto gli organi competenti nel disporre la sospensione di tutte le gare, per evitare incidenti o partite sospese dai direttori di gara per campo impraticabile, con tutte le problematiche logistiche del caso per le squadre e i direttori di gara.

“Considerato lo stato di impraticabilità e di pericolosità dei campi di gioco, a causa delle ulteriori precipitazioni nevose verificatesi in settimana, si dispone il rinvio a data da destinarsi delle gare” ha comunicato oggi in via ufficiale la LND della Provincia di Sondrio.

Modifiche al Regolamento della IFAB

Zaroli mentre introduce le modifiche dettate dall'IFABSONDRIO – Come ogni anno la IFAB (International Football Association Board) ha definito alcune modifiche al regolamento di calcio. Nella Riunione Tecnica presidiata dal Presidente CRA Zaroli si sono trattate alcune di queste modifiche.

La prima delle modifiche trattate riguarda l’equipaggiamento dei calciatori (Regola 4) dove è stato specificato il divieto di indossare lo “scaldacollo” considerato indumento pericoloso per l’incolumità dei giocatori. Il divieto deve essere rispettato anche nelle categorie giovanili e scolastiche, per evitare spiacevoli conseguenze per i calciatori.

La seconda modifica riguarda la rimessa laterale (Regola 15) e nello specifico riguarda le modalità di ripetizione della stessa. Il primo caso prevede la ripetizione della rimessa da parte della stessa squadra nel momento in cui il pallone non entra in campo, la differenza è di carattere formale ossia il pallone deve rimbalzare a terra (sempre fuori dal campo) prima di concedere la ripetizione. Mentre, il secondo caso riguarda la ripetizione di una rimessa irregolare effettuata da un punto rialzato. In questo caso la rimessa sarà concessa alla squadra avversaria, poiché considerata come fosse una rimessa battuta in modo non conforme alla regola.

La terza modifica consiste nel concedere una punizione indiretta, nel punto in cui il pallone si trovava nel momento del fischio e a favore della squadra che ha subito il fallo, nel caso in cui un giocatore che stia inseguendo il pallone subisca un fallo all’esterno del terreno di gioco. Il classico esempio è il calciatore che si lancia in attacco e che nella corsa dribla un giocatore avversario finendo involontariamente fuori dalla linea laterale, nel caso l’avversario commettesse fallo (sempre fuori dalla linea laterale) si applicherebbe la suddetta ripresa del gioco.

Infine, l’ultima modifica riguarda il fischio dell’arbitro a rete avvenuta. L’IFAB ha voluto precisare che tale fischio non è da effettuare nel momento in cui la segnatura è chiara e senza dubbi, per il semplice motivo che si tratta di una normale uscita del pallone dalle linee perimetrali. L’AIA ha deciso di iniziare l’adeguamento del comportamento degli arbitri in tal senso, riducendo al minimo i fischi in caso di segnatura di una rete.