Allessandro Ruffoni racconta la sua esperienza al CRA

SONDRIO – Venerdì sera si è tenuta la consueta riunione tecnica durante la quale Alessandro Ruffoni, arbitro CRA della Sezione di Sondrio, ha raccontato la sua esperienza sui campi di Promozione nell’ambito del progetto Esperienze CRA. L’intevento è stato corredato dalla visione di un video di una sua gara commentato da Alessandro che ha così potuto spiegare le decisioni prese e le situazioni tipiche di una partita.

Durante la sera, nella quale sono intervenuti molti associati neo-immessi e curiosi di apprendere esperienze importanti, Alessandro Ruffoni ha potuto raccontare alcuni aneddoti vissuti durante la sua carriera nei campionati regionali, cercando di dare alcuni preziosi consigli ai giovani colleghi. Alessandro ha mostrato un video di una sua gara soffermandosi su alcuni aspetti salienti e episodi chiave. “Spiegare ai giovani colleghi come affrontare una gara di un certo calibro mantenendo la giusta concentrazione è stata un’esperienza formativa per entrambi”, ha affermato Alessandro al termine del suo intervento.

Gli aspetti chiave approfonditi sono stati: la gestualità sul terreno di gioco, la gestione dei calciatori e la posizione in campo. Alessandro ha spiegato agli intervenuti quanto sia fondamentale un allenamento continuo, per mantenere lucidità nei momenti critici della gara. Si è soffermato in modo particolare sulla gesutalità, per garantire l’immediata comprensione delle decisioni prese da parte dei giocatori e del pubblico. “Il rapporto con i calciatori va costruito a partire dall’appello”, ha precisato e approfondito indicando la necessità di predisporre richiami efficaci come prevenzione all’ammonizione. Infine, la posizione sul campo è stata analizzata soffermandosi su alcune azioni della gara mostrata alla Sezione. Alessandro ha potuto spiegare quale fosse la posizione migliore da assumere in occasione di ripartenze, calci d’angolo, punizioni e rimesse laterali vicino alla linea di fondo.

Il progetto Esperienze CRA nasce dalla necessità di mettere in stretto contatto i colleghi che ora militano a livello regionale, in particolare per il calcio a undici, in modo da consentire la condivisione di esperienze e aneddoti accaduti in gare di un certo livello. Tali incontri devono servire da insegnamento per i giovani colleghi che hanno appena iniziato la propria avventura nelle categorie giovanili e per gli arbitri che aspirano a fare il passaggio di grado verso le categorie gestite a livello regionale.

Alessandro ha saputo spiegare con precisione ed efficacia alcuni aspetti importanti per affrontare al meglio i campi da gioco e i ragazzi intervenuti sono apparsi molto interessati ponendo domande utili per poter comprendere al meglio alcune problematiche. La riunione è stata anche un’occasione per scambiarsi suggerimenti riguardanti situazioni accadute sui campi locali e cercando di capire quale fosse stata la decisione corretta da applicare.

Resoconto sull’andamento degli arbitri CRA di Sondrio

SONDRIO – La stagione è ormai nel suo pieno svolgimento e mi sembra doveroso da parte nostra relazionarvi sull’andamento dei colleghi che rappresentano la nostra sezione ai livelli regionali e nazionali, a cui auguro a tutti di potere arrivare.

In Eccellenza operano Flavio Oregioni ed Emanuele Damiani. Flavio è ormai una garanzia assoluta per i suoi designatori ed è costantemente impegnato nelle gare con maggiore difficoltà della categoria. Speriamo per lui in un futuro a livelli superiori.
Emanuele, invece è all’esordio in Eccellenza e i primi risultati sono più che buoni e continuando così potrà negli anni futuri avere la possibilità di essere tenuto in grande considerazione dagli organi tecnici regionali.

Scendendo di una gradino, in Promozione, troviamo l’affidabile Alessandro Ruffoni, a cui manca davvero poco per il salto nella categoria superiore e il buon Bruno Galigani che sta portando avanti in maniera egregia la sua stagione.

In Prima Categoria troviamo Matteo Valli, anche lui molto costante e affidabile per gare di ogni livello di difficoltà.

Non possiamo dimenticare il calcio a cinque con Francesco Traversi e Luca Nani che, nonostante l’ormai non più giovane età – senza offesa per nessuno -, ben si destreggiano in serie C1.

Da sottolineare l’attività sempre nel calcio a cinque del nostro segretario Stefano Gianoni che è peraltro stato inserito nel progetto TALENT & MENTOR, che la CAN5 propone all’Uefa sulla base di quello che già avviene per il calcio a undici, il cui scopo principale è quello di coinvolgere 8 arbitri lombardi al secondo anno e di seguirli assiduamente, fornendo loro consigli e suggerimenti per far si che possano diventare protagonisti assoluti del calcio a cinque. Stefano, in questo percorso è affiancato da Giuseppe Parente (arbitro della A2 di calcio a 5). E’ di pochi giorni fa la notizia del passaggio di Stefano dalla C2 alla C1, grazie all’ottima direzione di gara avvenuta sotto gli occhi dell’organo tecnico Francesco Carrieri.

Inoltre, non possiamo dimenticare che tra gli osservatori di calcio a cinque della serie A figura il nostro massimo esperto Pierantonio Ruffoni.

Chiudo evidenziando che la sezione ha segnalato al CRA Lombardia Andrea Orgnoni e Annalisa Ruffoni per l’inserimento degli stessi nel progetto Junior Talent, promosso dalla regione.

Augurando a tutti i colleghi della nostra sezione, non solo a quelli sopra citati, le migliori fortune sportive e non, cordialmente vi saluto.

Il Vice Presidente
Aes Massimo Bongio

Quesiti tecnici (n.4/2012)

Un calciatore (già ammonito) passa nei pressi dell’arbitro e quest’ultimo si accorge che ha addosso un piercing che non aveva notato durante il riconoscimento. L’arbitro invita quindi il calciatore a lasciare il terreno di gioco per regolarizzare il proprio equipaggiamento.
Alla prima interruzione di gioco viene attirata l’attenzione dell’arbitro per i dovuti controlli prima del rientro in campo, se non che appena egli giunge nei pressi della panchina viene informato che il piercing non si può togliere in alcun modo.
La domanda è questa: il calciatore ovvviamente non può essere rimesso in gioco, ma deve essere espulso per doppia ammonizione, dato che comunque non ha ottemperato a quanto chiestogli dall’arbitro (già ammonito in precedenza) oppure semplicemente non potrà più partecipare alla gara, potendo essere sostituito?

Nelle ipotesi descritte, non riteniamo che il calciatore debba essere ammonito, vista la previsione contenuta a pagina 46 del Regolamento 2011. Il calciatore, infatti, non si rifiuta di adempiere a quanto disposto dall’arbitro, ma si trova nell’impossibilità di accedere alla richiesta. In tal caso, quindi, non sarà necessario assumere un provvedimento disciplinare, ma gli dovrà essere impedita l’ulteriore partecipazione alla gara.

Nicchi riconfermato Presidente dell’AIA

ROMA – Marcello Nicchi è stato riconfermato come Presidente dell’Associazione Italiana Arbitri con oltre 200 preferenze, rispetto alle circa 350 disponibili. A seguito di una lunga giornata in cui tutti i Presidenti di Sezione d’Italia, e i delegati ove previsti, hanno potuto esprimere la preferenza indicata dagli associati.

Una vittoria netta del riconfermato Presidente Nicchi, che schiaccia il suo avversario e si prepara per altri quattro anni di gestione dell’AIA. Da sottolineare che l’attuale Presidente del CRA Lombardia Alberto Zaroli è stato nominato componente del Comitato Nazionale, proprio dallo stesso Nicchi.

Simone Spandrio, Presidente della Sezione di Sondrio, era presente alla votazione, tenutasi a Roma nella giornata di sabato 10 novembre, è a potuto assistere a tutta la procedura di votazione e di scrutigno che ha riempito l’intera giornata. “E’ stato rinconfermato Nicchi per il suo ottimo lavoro svolto in questi quattro anni e per i progetti futuri innovativi”, ha affermato a margine della votazione. Marcello Nicchi ha poi ringraziato l’intera Associazione Italiana Arbitri per la fiducia concessagli, dimostrandosi pronto per affrontare altri quattro anni di duro lavoro.

L’elezioni presidenziali dell’AIA hanno cadenza quadriennale e si devono tenere sempre in concomitanza con l’anno olimpico. Hanno diritto al voto tutti i Presidente di Sezione, che devono portare l’espressione democratica dei loro associati, e i Delegati Sezionali, per le realtà con numerosi associati. Il voto consiste in una preferenza per un candidato, il quale potrà nominare dei componenti al Comitato Nazionale.

Elezioni AIA: Nicchi contro Boggi

SONDRIO – Domani, sabato 10 novembre, si terranno le elezioni del Presidente nazionale dell’Associazione Italiana Arbitri, pratica che avviene ogni quattro anni, in concomitanza con l’anno olimpico.

Gli aventi al voto, previsti dal regolamento associativo, sono i Presidenti di Sezione e i delegati sezionali, eletti nelle Sezioni con un numero elevato di associati. Ogni sezione, tramite delle consultazioni, ha come portavoce elettivo il proprio Presidente di Sezione che esprimerà il voto a favore del candidato indicato.

Le elezioni vedono due candidati alla presidenza dell’AIA: Marcello Nicchi (attuale Presidente) e Anthony Boggi. I due candidati hanno portato avanti la loro campagna elettorale con forza tentando di convincere gli associati a sposare una linea di pensiero rispetto ad un’altra.

Ogni Presidente avrà la facoltà di proporre dei componenti del Comitato Nazionale e per altri ruoli strategici nell’Associazione Italiana Arbitri. Nicchi per la Regione Lombardia propone Alberto Zaroli come candidato per il Comitato Nazionale, il che gratificherebbe il lavoro positivo messo in atto in Lombardia.

Arrivano le divise viola anche a Sondrio

SONDRIO – Anche sui nostri campi provinciali sono arrivate le nuove divise color viola. Infatti, da qualche settimane sono state consegnate e rese pronte all’uso da tutti i colleghi di Sondrio, che potranno così usufruire di una nuova combinazione di colori.

Nel corso della visita del Presidente CRA Alberto Zaroli sono state consegnate le nuove divise con la speranza di ridurre i disguidi nati da confusione di colori in campo. In questi anni le società hanno ampliato la loro gamma di colorazioni, per questioni di sponsor o distintività della squadra (tutte ragioni legittime), e spesso messo in difficoltà il direttore di gara.

Da qualche anno, per ovviare a questa problematica, l’AIA aveva disposto la creazione di un terzo colore distintivo. Negli anni si sono viste diverse colorazioni come il bianco, l’azzurro e la stagione scorsa il Viola. Per la prima volta, però, l’AIA ha deciso di consentire alla Diadora di diffondere gratuitamente presso le Sezioni una divisa da un colore diverso da quelli tradizionali.

Un’associazione che vuole crescere: Alberto Zaroli a Sondrio

SONDRIO – La sala gremita di associati in attesa di ascoltare il Presidente del CRA Lombardia, giunto fino a Sondrio per l’occasione, si percepisce ancora adesso la curiosità e l’impazienza tipiche di un momento di aggregazione. La Sezione di Sondrio venerdì ha ospitato Alberto Zaroli per la classica visita annuale, utile momento di confronto con la realtà regionale.

L’AIA è un’associazione che vuole crescere e per farlo ha bisogno di arbitri seri e pronti a mettersi in gioco, per questo motivo le visite di personaggi di spicco come il Presidente Zaroli sono sicuramente un momento prezioso, soprattutto per i giovani associati. Il suo intervento ha toccato vari temi della vita sezionale, non soltanto il regolamento di calcio, ma anche aspetti comportamentali indispensabili per diventare ottimi direttori di gara.

La lezione tecnica ha approfondito la circolare numero uno e l’approccio di gara anche a livello provinciale. Il fallo di mano va punito con l’ammonizione se blocca il pallone sulle linee di passaggio, ha ricordato Zaroli in riferimento a quanto prevedono le nuove modifiche regolamentari. Il Presidente ha precisato inoltre alcuni aspetti delle recenti modifiche al regolamento associativo, infatti i dirigenti delle società sportive saranno dotati da questa stagione di un cartellino di riconoscimento ufficiale.

Durante l’intervento Zaroli ha riassunto i numeri raggiunti dal CRA Lombardia in questi ultimi anni: la sua gestione ha visto l’aumento di nuovi arbitri, quasi 800 neo-immessi dal 2009. “Speriamo di vedere qualche collega di Sondrio a livello nazionale”, ha auspicato il Presidente.

I nuovi arbitri hanno potuto conoscere in prima persona il Presidente, per loro è stata un’occasione unica e molto sentita. Il CRA Lombardia si è dimostrato nuovamente vicino alla sezione della regione, in particolare con quelle più lontane come Sondrio.

Futsal: un mondo in continua crescita

MILANO – Massimo Cumbo, martedì sera, è stato ospite dalla Sezione di Milano in occasione di una lezione tecnica totalmente dedicata al calcio a cinque. Cumbo, ex arbitro di futsal con un’impareggiabile carriera internazionale, è attualmente il responsabile della CAN5 che si occupa di gestire un folto gruppo di direttori di gara.

Il calcio a cinque non è più secondario nell’AIA, ma è diventato un perno importante nella struttura associativa”, ha sostenuto Cumbo valorizzando al massimo i cambiamenti di questi ultimi dieci anni. “Si è passati da una commissione composta anche da componenti che non avevano mai arbitrato il calcio a cinque a una di membri provenienti dal Futsal”. Gli utlimi dieci anni di calcio a cinque italiano sono stati, infatti, un periodo roseo e di grande crescita del movimento.

“Che cos’è il Futsal?” Cumbo con questa domanda ha aperto l’incontro, focalizzandosi prima sulla storia e poi sui cambiamenti recenti. La parola Futsal deriva dalla fusione di calcio e sala, poiché lo sport si praticava all’interno di saloon, ovvero grandi locali al chiuso. Nato in Uruguay negli anni Trenta, il calcio a cinque ha subito una lenta evoluzione portandolo alla ribalta solo in questi ultimi anni. “Il primo campionato giocato in Italia è datato 1983 (e vinto da Roma Barilla, ndr)”, ha poi continuato Cumbo raccontando come era differente l’approccio dei direttori di gara d’allora.

Cumbo ha continuato il suo intervento precisando che gli arbitri di Futsal devono essere degli atleti motivati e preparati. Difatti, ha raccontato come nei raduni della CAN5 i colleghi passano i momenti liberi partecipando a dei gruppi di lavoro incentrati su particolari casi o regole, per poi esporre le conclusioni a fine serata. Gli oltre 300 direttori di gara del comitato nazionale rappresentano un movimento di squadra poco incetrato sugli individualismi. La CAN5 è responsabile della designazione di serie A, A2, B, Under21 e Femminile; gli arbitri sono suddivisi in piccoli sottogruppi per focalizzare il lavoro di formazione a seconda dei contesti.

Francesco Carrieri, responsabile Calcio a Cinque Lombardia e Vice Presidente Regionale, ha concluso la serata con un intervento nel quale ha portato i saluti del Presidente Zaroli. “In Lombardia il calcio a cinque è molto sentito”, ha poi continuato Carrieri elogiando i direttori di gara (ben 85 in questa regione) e la loro motivazione nel portare a termine un compito così arduo. Il saluto e l’augurio di un’ottima stagione sono stati l’atto conclusivo della lezione tecnica organizzata dal Presidente della Sezione di Milano che, appena tornato dal Messico per la Homeless World Cup, ha regalato un simpatico sombrero a Massimo Cumbo.

Quesiti tecnici (n. 3/2012)

C’è differenza tra la volontarietà di uscire dal terreno di gioco e l’involontarietà di uscire dal terreno di gioco? Ovvero se un calciatore effettua una scivolata sul terreno di gioco e, per effetto della stessa, esce dal terreno sgambettando un avversario va comunque sanzionato con un calcio di punizione indiretto nel punto in cui era il pallone?

Nel caso che ci occupa è opportuno puntualizzare subito che non ci troviamo in presenza di un fallo, affinché un’infrazione possa essere definita tale essa deve essere commessa sul terreno di gioco. Cosa che nel caso esposto non avviene e, pertanto, la ripresa di gioco non potrà mai essere un calcio di punizione diretto.

E’ ovvio, altresì, che affinché si concretizzi un’infrazione che implichi il contatto tra calciatori, fuori dal terreno di gioco, questi debbano trovarsi (almeno in parte) all’esterno di esso. All’uopo, si deve ricordare che il Regolamento prevede che i calciatori, di norma, devono rimanere entro le linee perimetrali, pur essendo ammesso un temporaneo “sconfinamento” per fatti di gioco (ad esempio, superare un avversario). Non può, però, farsi rientrare in tale ottica l’azione di un calciatore che vistosi superato decide di protendersi oltre la linea per fermare irregolarmente l’avversario: in questa evenienza, infatti, il calciatore “decide” di uscire (anche se parzialmente) dal terreno di gioco per una ragione “non lecita”. Da qui scaturisce, quindi, l’assegnazione di un calcio di punizione indiretto nel punto in cui si trova il pallone (in conformità alla Regola 3), quale sanzione tecnica.

A tale ultimo fine, quindi, risulta essenziale determinare se il calciatore che commette l’infrazione si trovi già fuori dal terreno nel rispetto delle Regole, vi finisca senza volerlo oppure volendo.

La Sezione di Sondrio ospita il Presidente Regionale

SONDRIO – In occasione della prossima riunione tecnica, che si terrà venerdì 19 ottobre alle ore 21 a Sondrio, la Sezione avrà l’onore di ospitare il Presidente Regionale del CRA Lombardia Alberto Zaroli in occasione delle visite programmate a lievllo sezionale. Tutti gli associati sono invitati a intervenire a questo incontro obbligatorio durante il quale saranno approfonditi alcuni temi cruciali in ambito di regolamento e comportamento dentro e fuori dal campo.

Alberto Zaroli terrà una riunione tecnica durante la quale potrà approfondire alcuni temi importanti della vita sezionale, senza dimenticare di puntualizzare le novità introdotte dalla Circolare N. 1. Come ogni anno il Presidente si curerà di spiegare nel dettaglio gli aspetti comportamentali necessari da tenere dentro e fuori dal campo con il fine di dirigere in maniera ottimale tutte le gare indipendentemente dalla categoria.

Gli associati di Sondrio dovranno partecipare a questo incontro, considerato obbligatorio (anche per gli arbitri CRA), per poter apprendere consigli e modalità di gestione delle gare. La possibilità di confrontarsi con il Presidente Regionale è un’occasione unica e di certo da non perdere, considerando la mole di esperienze che Alberto è pronto a condividere con tutti gli associati.

Allegato: Comunicazione ufficiale