Quesiti Tecnici (n. 5/2011) – Parte 2

Un attaccante in posizione di fuorigioco sta per ricevere un passaggio rasoterra da un suo compagno di squadra, quando intenzionalmente apre le gambe e lascia scorrere il pallone, che proseguendo la sua corsa entra in possesso di un altro compagno che al momento del lancio era partito in posizione regolare. Descritta la seguente situazione di gioco, volevo sapere quale è la decisione corretta da prendere, considerando che il difensore si trova ad un metro o comunque vicino al giocatore avversario (oppure se c’è differenza se esso sia o meno nei pressi). In questo caso si può parlare di influenzare un avversario?

Secondo quanto definito nelle Linee Guida relative alla Regola 11, “influenzare un avversario” significa impedire ad un avversario di giocare o di poter giocare il pallone ostruendogli chiaramente la visuale o i movimenti oppure fare un gesto o un movimento che, a giudizio dell’arbitro, ingannino o distraggano un avversario. Il caso proposto potrebbe rientrare nella seconda parte di tale definizione, dalla cui lettura possiamo, però, evincere che è rimessa alla discrezionalità dell’arbitro la valutazione, nella singola situazione di gioco, della influenza (in termini di “inganno” o di “distrazione”) del gesto o del movimento fatto dal calciatore in posizione irregolare. Certamente la maggiore o la minore distanza tra detto calciatore ed un eventuale avversario è uno dei parametri da tenere presente, ma non necessariamente è determinante. In ultimo, infatti, dovrà essere valutato il reale (e non il putativo) nocumento che eventualmente è stato arrecato al difendente, tenendo ben presente che nei casi dubbio dovrà darsi preminenza all’azione d’attacco.

(Fonte: “L’Arbitro”, n 5/2011)

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