Nicchi a Chiavenna ospite della Sezione di Sondrio

CHIAVENNA – Una serata storica per la sezione AIA di Sondrio, quando sabato 27 Agosto il Presidente Nazionale AIA è stato ospite della prima riunione della stagione. Accolto in una sala gremita di spettatori, Marcello Nicchi ha saputo premiare i presenti con delle parole e dei concetti in grado di disegnare la figura dell’arbitro, dentro e fuori dal campo.

In sala, oltre agli associati di Sondrio, erano presenti gli arbitri di Promozione della Lombardia, il presidente regionale Alberto Zaroli e alcuni rappresentanti delle istituzioni locali, tra cui il vice sindaco del comune di Chiavenna e il presidente provinciale della delegazione FIGC.

La serata è iniziata con un breve saluto da parte dei rappresentanti locali, tutti molto onorati dell’invito ricevuto, seguito poi da un breve preambolo del presidente regionale Zaroli e di quello provinciale Spandrio. Ma si è entrati nel vivo dell’evento quando Nicchi ha preso la parola ed ha iniziato a raccontare la figura dell’arbitro dal suo punto di vista.

“Un servizio sociale di qualità”, ha affermato Nicchi, ritenendo le sezioni AIA in grado di togliere dalla strada ragazzi, prendendo come esempio il caso di Caltanisetta. Ma servizio sociale inteso anche per la capacità delle sezioni di formare delle persone come degli ottimi cittadini “in grado di camminare a testa alta”. L’arbitro per Nicchi non è soltanto un’atleta che conosce il regolamento e lo applica, ma anche una persona con dei valori forti.

L’AIA offre anche un aiuto di tipo economico, lotta contro la disoccupazione. “In un periodo di crisi dove tutti licenziano, noi abbiamo le porte sempre aperte”, ha detto Nicchi. Le sezioni sono sempre pronte ad accogliere nuovi aspiranti arbitri per rafforzare il proprio organico, anche in un momento di difficoltà economica non abbandonano gli assunti di base dell’associazione.

“Il divertimento è la base per un buon arbitro”, ha sostenuto Nicchi, definendo l’attività arbitrale anche come un divertimento e una passione. Essere arbitri vuol dire affrontare qualsiasi campo con la stessa mentalità e senza essere plagiati dai luoghi comuni.

La serata si è conclusa con la premiazione per tre associati di Sondrio che si sono distinti negli ultimi anni. Emanuele Damiani ha ricevuto un riconoscimento per gli ottimi risultati ottenuti sui campi, nel giro di un anno è stato neoimmesso a livello Regionale passando dalla Prima Categoria alla Promozione a tempo di record. Massimo Bongio è stato premiato per il duro lavoro svolto come cassiere presso la sezione, incarico non solo di responsabilità, ma anche dalle molte ore di impegno. Mentre, l’ultimo riconoscimento è andato a Lorenzo Ferrandini sia per i suoi risultati sul campo, unico nella storia della sezione ad aver raggiunto la CAN C come arbitro e la CAN A-B come assistente, e sia per il nuovo incarico ottenuto a livello nazionale.

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