Quesiti tecnici – Il fallo di mano

Il fallo di mano implica un contatto volontario tra il pallone e la mano o il braccio di
un calciatore. Per stabilire la volontarietà, l’arbitro deve prendere in considerazione i seguenti criteri:
• il movimento della mano in direzione del pallone (non del pallone in direzione della mano);
• la distanza tra l’avversario e il pallone (pallone inaspettato);
• la posizione della mano, che non implica necessariamente che ci sia un’infrazione;
• il toccare il pallone con un oggetto tenuto nella mano (come indumenti, parastinchi ecc.) è considerato come un’infrazione alla stregua di un fallo di mano;
• il colpire il pallone lanciando un oggetto (scarpa, parastinchi ecc.) è da considerarsi un’infrazione alla stregua di un fallo di mano.

Sanzioni disciplinari
Un calciatore che tocca volontariamente il pallone con la mano deve essere ammonito per comportamento antisportivo se ad esempio:
• tocca il pallone volontariamente con la mano per impedire ad un avversario di entrarne in possesso;
• tenta di segnare una rete toccando volontariamente il pallone con la mano.
Tuttavia un calciatore sarà espulso se impedisce la segnatura di una rete o un’evidente opportunità di segnare una rete toccando volontariamente il pallone con la mano. La sanzione non è dettata dal fatto che il calciatore abbia toccato volontariamente il pallone con la mano, ma dall’intervento inaccettabile e sleale che ha impedito la segnatura di una rete alla squadra avversaria.

Ripresa di gioco
Calcio di punizione diretto dal punto in cui è avvenuta l’infrazione (vedi Regola 13 – Punto di esecuzione del calcio di punizione) o calcio di rigore. All’esterno della propria area di rigore, il portiere è soggetto alle medesime restrizioni come gli altri calciatori per quanto riguarda il contatto tra il pallone e la mano. All’interno della propria area di rigore, il portiere non può essere colpevole di un fallo di mano sanzionabile con un calcio di punizione diretto né di qualsiasi altra scorrettezza riguardante il contatto tra la mano ed il pallone. Può essere tuttavia colpevole di diverse altre infrazioni sanzionabili con un calcio di punizione indiretto in merito al contatto tra il pallone e le mani.

Filmati e discussione con Lorenzo Ferrandini

Lorenzo Ferrandini

Lorenzo Ferrandini

SONDRIO – La serata di venerdì 17 ottobre è stato un momento di confronto importante per gli associati di Sondrio. Il collega Lorenzo Ferrandini, componente del Settore Tecnico AIA ed ex assistente CAN A e B, ha mostrato alcuni filmati analizzando dettagliatamente alcuni scontri di gioco.

Ferrandini, mostrando il  primo filmato, ha approfondito il grave fallo di gioco, precisando di prestare molta attenzione alla sottile differenza tra una condotta violenta e un grave fallo di gioco. Infatti, in certe situazioni potrebbe essere possibile che i giocatori si trovino a compiere falli eccessivamente violenti, ma che in apparenza potrebbero sembrare dei falli gravi, in ogni caso sanzionabili con l’espulsione. In questa situazione, diventa importante il referto arbitrale e la lettura del direttore di gara dell’episodio in questione.

Il secondo filmato ha riguardato la condotta gravemente sleale. Nel filmato si poteva assistere a un fallo in area commesso dal portiere, ma non da espulsione. La discussione è stata approfondita sulle modalità di rilevazione di un fallo cosìdetto da chiara occasione da rete.

In conclusione, è stato analizzato un filmato nel quale i colleghi di Sondrio si sono messi alla prova nell’individuare le mancanze delle due squadre. Infatti, alcuni giocatori non indossavano i parastinchi, le divise avevano colori simili a quelle di un portiere, la sanzione disciplinare era stata effettuata in modo errato e altri dettagli molto importanti da valutare.

Il CRA visita la sezione di Sondrio

SONDRIO – Una serata all’insegna del confronto fra neo-immessi e arbitri di esperienza con l’importante presenza dei delegati del CRA Lombardia. Paolo Viola, vicepresidente CRA, Giorgio Annoni, segretario, e Alessandro Barbuto, calcio a cinque, sono stati ospiti della sezione di Sondrio e hanno potuto illustrare cosa significa essere arbitri in Lombardia.

La serata è stata ricca di interventi e di confronti su varie tematiche. Il tema centrale è stato il comportamento del direttore di gara in varie situazioni, elemento fondamentale per la direzione di una gara di calcio di qualunque categoria. Attraverso filmati e slide i rappresentanti del CRA hanno potuto svolgere un’interessante intervento che ha consentito di acquisire nuove competenze da parte dei colleghi a disposizione delle gare sezionali.

All’incontro erano presenti anche gli arbitri di Sondrio che sono attualmente a disposizione del CRA Lombardia, con i quali è stato possibile un confronto proficuo. Gli arbitri neo-immessi e i colleghi a disposizione delle gare provinciali, infatti, hanno potuto discutere scambiare opinioni con i loro colleghi dalle esperienze regionali. Questo rappresenta un elemento importante per la crescita di un direttore di gara, il quale può apprendere da esperienze diverse e qualificanti, con l’intento di avere presto nuovi volti sui campi regionali.