Secondo quanto prevede la Regola 3: Se un calciatore […] rientra sul terreno di gioco senza autorizzazione […] l’arbitro (salco vantaggio) dovrà accordare “in assenza di altra infrazione, un calcio di punizione indiretto a favore degli avversari nel punto in cui si trovava il pallone”.
Mentre nella casistica n. 46 della Regola 12 si prevede: Un calciatore prende irregolarmente parte al gioco e realizza una rete. L’arbitro […] non convaliderà la rete e riprenderà il gioco con un calcio di punizione indiretto nel punto in cui lil pallone è stato toccato.
Sicuramente mi sfugge un tipo di scorrettezza, ma non capisco perché in un caso si riprende dal punto in cui era il pallone e nell’altro dal punto cui è stato toccato.
Dalla formulazione del quesito, e in particolare, dal modo in cui sono stati riportati alcuni “passi” del Regolamento, sembrerebbe presente una sostanziale e, soprattutto, immotivata differenza e/o incongruenza. Sennonché, il quesito della guida pratica citato (pagina 142 n. 46) disciplina una fattispecie “specifica” in cui l’arbitro si rende conto dell’ingresso “abusivo” del calciatore dopo che lo stesso ha segnato una rete, ossia quando il pallone non è più in gioco.
In questo determinato caso, sarebbe impossibile applicare quanto previsto dalla Regola 3 perchP l’arbitro non ha interrotto il gioco subito per ammonire il calciatore indebitamente entrato sul terreno di gioco, ma anzi non si era avveduto di ciò fino al momento in cui la rete è stata segnata (in caso contratio, avrebbe dovuto interrompere il gioco stesso non appena il calciatore interferiva con l’azione). Posto che la rete non possa essere convalidata (tranne che l’arbitro si accorga dell’irregolarità dopo che è avvenuta la ripresa del gioco con il conseguente calcio d’inizio, nel qual caso non è più possibile “tornare indietro”), ci si è chiesti da dove il gioco dovesse essere ripreso, con un calcio di punizione indiretto. Infatti, è pur vero che l’infrazione si è verificata con il pallone in gioco, ma l’arbitro non neha avuto contezza immediatamente e, pertanto, era necessario ricorrere ad una “convenzione”.
Si è ritenuto, così, di far coincidere il punto in cui il calciatore ha toccato il pannone (cosa che è certamente più agevole da determinare) con quello da cui dovrà avvenire la ripresa del gioco. Addirittura, in passato, l’IFAB aveva stabilito per tali situazioni che “convenzionalmente” il calcio di punizione indiretto si sarebbe dovuto eseguire da un punto qualsiasi dell’area di porta della squadra difendente.
Fonte: L’Arbitro, n. 5/2011