A pag. 163 del regolamento alla domanda n. 9 “Nell’esecuzione di un calcio di rigore un calciatore può arrestare la rincorsa […] e successivamente calciare il pallone nell’altra?”
La risposta è chiara “NO. […] il calciatore dovrà essere ammonito […]”.
Ciò nonostante, qualche associato ha parlato di una non meglio identificata circolare che ha modificato quanto sopra. Più di un ragazzo ha sostenuto, anche, che nei raduni regionali sono stati proiettati dei filmati dove si vede il calciatore che nell’effettuazione del calcio di rigore interrompe la rincorsa, la riprende e segna la rete (considerata valida). Altri associati hanno avuto forti dubbi su quest’ultima affermazione.
Nell’ottica di una crescente tendenza dei calciatori a “fare finte” durante l’esecuzione di un calcio di rigore per ingannare il portiere, nella scorsa stagione, l’IFAB ha ritenuto di chiarire cosa è consentito in tali casi e quale azione deve svolgere un arbitro nell’eventualità di un’infrazione. Dette decisioni sono state riportate nella Circolare AIA n. 1 del 2010/2011.
Specificamente, in merito all’esecuzione di un calcio di rigore, è stato previsto quanto segue: “fare una finta durante la rincorsa per l’esecuzione di un calcio di rigore per confondere gli avversari è consentito in quanto fa parte del gioco. Tuttavia, fingere di calciare il pallone una volta che il calciatore abbia terminato la sua rincorsa è considerato un’infrazione alla Regola 14 e un atto di comportamento antisportivo per il quale il calciatore deve essere ammonito”.
Alla luce di ciò, è stato chiesto agli arbitri di porre maggiore attenzione “all’attimo” che precede l’effettuazione vera e propria del tiro, stabilendo che ultimata la rincorsa ed essendo, quindi, il calciatore in prossimità del pallone è necessario calciarlo senza indugio o infingimenti.
Fonte: Rivista L’Arbitro, n. 4/2011